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Il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia hanno confermato la tendenza anti-establishment che si sta affermando in Europa. E’ l’analisi del voto offerta da Massimo D’Alema in una intervista ad Huffington Post. “Innanzitutto, mi permetto di contestare l’uso dell’espressione populismo, ambigua e demonizzante”, spiega D’Alema: “La tendenza forte, in Europa, e’ quella anti-establishment. Da questo punto di vista il voto francese conferma la tendenza. L’establishment tradizionale e’ uscito travolto, come mostra il risultato socialista e gollista”.
Nulla di sorprendente, per D’Alema, nella mancata vittoria al primo turno di Marine Le Pen: “Personalmente non ho mai pensato che avrebbe vinto la Le Pen ne’ che la Francia potesse finire come l’Ungheria, in questo clima da pericolo incombente. Bastava vedere i dati delle regionali, dove la destra ha perso tutti i ballottaggi. Insomma, la Francia e’ la Francia, con un tessuto anti-fascista che tiene, una solidita’ dello Stato, una borghesia, una struttura”, aggiunge l’ex presidente del Consiglio.
