epa05244734 Europol Director Rob Wainwright during a press conference in Brussels, Belgium, 05 April 2016. The EU Commission presented the second edition of the EU Drug Market Report EPA/OLIVIER HOSLET

Europol: ‘Non ci sono prove che identificano l’Isis dietro gli ultimi attacchi’

‘Sebbene l’Isis abbia rivendicato gli attacchi di Orlando, Magnaville, Nizza e Wurzburg, nessuno dei 4 sembra essere stato pianificato, logisticamente sostenuto o eseguito direttamente dall’Isis, e in nessuno può essere stabilito un legame certo con il sedicente Stato Islamico’,  scrive Europol nell’analisi degli attacchi dei lupi solitari. Non ci sono prove che l’attentatore di Nizza si considerasse un membro Isis. E’ stato detto che si era radicalizzato in poco tempo e aveva consumato propaganda Isis prima dell’attacco, così come a Wurzburg i media hanno detto che nella stanza del terrorista c’era una bandiera del Califfato fatta a mano. Ma la loro affiliazione al gruppo non è chiara. Come le rivendicazioni: l’agenzia A’maq ha detto di aver ricevuto informazioni da una fonte non identificata, in contrasto con la chiara responsabilità” espressa per Parigi e Bruxelles. Una differenza che indicherebbe come l’Isis voglia mantenere un livello di affidabilità se dovessero emergere informazioni che contraddicono la loro versione. I cosiddetti lupi solitari hanno spesso dei problemi mentali e non bisogna trascurare questo aspetto che, legato all’ideologia o alla religione, diventa un’aggravante in grado di rafforzare l’attacco,  scrive Europol. Anche il terrorista di Nizza, scrive, soffriva di un serio disordine psichiatrico ed era in cura. E ad una porzione significativa di foreign fighters sono stati diagnosticati problemi mentali prima di unirsi all’Isis.

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