22/05/2013 Roma, conferenza stampa del Movimento 5 Stelle su una proposta di modifica del quorum elettorale. Nella foto Bartolomeo Pepe

Ecoreati, Pepe (Verdi): “la legge è una porcata. Favorisce le multinazionali”

ROMA – Ieri è stata approvata in Senato la legge che introduce nel sistema giuridico italiano la fattispecie di ecoreato. Verranno quindi puniti penalmente, e non più contravvenzionati, i crimini contro l’ambiente, ossia diventano reati: l’inquinamento, il disastro ambientale, l’impedimento dei controlli, l’omessa bonifica, il traffico e l’abbandono di materiale radioattivo. Chi, poi, si adopererà per il ripristino dello stato dei luoghi potrà godere di uno sconto della pena. Raddoppiano i tempi di prescrizione e le pene possono arrivare fino a 15 anni di reclusione. Oggi abbiamo intervistato il senatore Bartolomeo Pepe del Gruppo misto (Verdi), che subito si è dimostrato un fiume in piena:

Buongiorno Senatore

“È una porcata”

Senatore, parla della legge sugli ecoreati?

“Sì, la legge sugli ecoreati è la più grossa porcata fatta in favore delle multinazionali, con la complicità del Movimento 5 stelle e di Sel. Comunque, il Pd ha varato questa legge per favorire le grandi imprese, proprio come ha fatto con il Salva Italia, con il quale si bypassano le autorità locali, si raddoppiano le trivellazioni, si fanno gli inceneritori”.

In che senso Senatore?

“Mi spiego. Mi sembrava strano che il Pd proponesse e votasse una legge a favore dell’ambiente quando mesi fa hanno votato il Salva Italia con il quale si permette alle multinazionali di trivellare il suolo marino e rovinare così la fauna e la flora. Ma il problema reale non sono le trivellazioni in sé, quanto gli scarti della lavorazione. In Basilicata nei pozzi di reiniezione, si prende lo scarto e per ogni litro di petrolio tu hai 8 litri di acqua piena di metalli pesanti che vengono reiniettati nei pozzi a pressione che arrivano nelle falde. Abbiamo le spiagge della Basilicata che sono diventate piene di petrolio. Hanno le falde acquifere inquinate, dai rubinetti esce acqua e benzina”.

Quindi in pratica questa legge contrasta con il Salva Italia?

“No, non va contro ma a favore. Per la presenza dell’avverbio ‘abusivamente’. Se inquini legalmente la cosa può passare e di fatto hai avvantaggiato le multinazionali. Questo avverbio autorizza le aziende a reiniettare nei pozzi i metalli pesanti. Con questa legge tu vieni punito solo se compi il reato in modo abusivo. Dunque, le multinazionali che hanno il permesso di trivellare il suono marino non vengono perseguite perché il Salva Italia lo permette legalmente. Un altro problema è il bianco ambientale. Manca una foto della situazione preinquinante. Vale di fatto lo stato dell’inquinamento attuale. Mi spiego se hai un fondo altamente inquinato e vai a costruire su quel fondo e quella fabbrica ha delle emissioni inquinanti che sono leggermente minori dell’inquinamento attuale di fatto tu stai inquinando a norma di legge. Uno dei primi effetti è che l’Ilva, alla luce di questa legge l’azienda non patteggia perché non è abusiva. Ha i documenti. Molti magistrati del calibro di Felice Casson, Raffaele Guariniello hanno criticato la legge, anche se lo studentello fuori corso del Movimento 5 Stelle (Luigi Di Maio ndr) ha detto di aver parlato con molte toghe verdi. Vorrei sapere chi sono, perché le toghe verdi sono contro qusto ddl. Ho la vaga impressione che questa legge sia stata chiesta dalle multinazionale per operare. Sembra fatta proprio su misura. E si utilizzano due pesi e due misure”.

Dunque si poteva fare di più?

“Si poteva fare come dice la normativa europea, invece per favorire le multinazionali hanno fatto come volevano loro”.

Alessandro Moschini

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