Domus Pinsa Deluxe

Domus Pinsa Deluxe apre in via delle Coppelle

Nella centralissima via delle Coppelle ha aperto da pochissimi giorni Domus Pinsa Deluxe, un nuovo ristorante completamente dedicato alla gustosa pinsa romana che farà la gioia dei romani e dei tantissimi turisti che affollano questo suggestivo angolo della Capitale.
Grazie ad una sapiente ristrutturazione al piano terra di un bellissimo edificio ricco di storia, questo elegante locale dal design contemporaneo rappresenta un perfetto connubio tra passato e presente: ci troviamo infatti nell’elegante Palazzetto Cosmus Castaneus, dove abitò, da cardinale, Giovanni Battista Castagna, poi divenuto papa per soli 12 giorni( dal 15 al 27 novembre 1590 con il nome di Urbano VII), di quell’ epoca remota sono ancora visibili le antiche colonne di travertino all’ entrata del locale. I suoi luminosi ambienti elegantemente arredati nei toni del bianco del grigio e del rosso, culminano in un’ ampia sala dominata da luci di design e un grazioso lucernario a vetri con mini giardino pensile,alle pareti citazioni latine che ci riportano all’ antica Roma e alle origini di questo piatto così antico e così strettamente connesso con la città Eterna e la sua storia: la pinsa, infatti veniva usata dai romani come una sorta di” piatto” porta vivande, perché l’impasto era talmente duro da non poter essere mangiato.
I contadini però che venivano fuori dalle porte dell’Urbe, ne compresero presto la potenzialità culinaria e resero la pinsa invece un cibo molto apprezzato e quotidianamente presente sulle tavole dei romani, ottenuto lavorando un impasto più morbido ed ottenuto da varie qualità di farine miscelate con erbe selvatiche che veniva infine cotto su pietre incandescenti dando vita alla classica focaccia schiacciata dalla forma allungata( pinsa dal verbo latino che significa pestare, pigiare, schiacciare ).

La storia di Domus Pinsa invece parte dall’idea di Temistocle Santini che, nel 1956, aprì a Velletri la prima osteria, successivamente ampliata in trattoria e tramandata di generazione in generazione. Grazie alla continua ricerca, l’esperienza nella ristorazione porta la famiglia Santini alla creazione di alcune pinserie in diversi punti della città di Roma (ad esempio una sorge sulla Prenestina), fino ad approdare in Via delle Coppelle, 16/A.
domus pinsa deluxeLa pinsa che mangerete qui si distingue per l’impasto leggero e friabile, ottenuto grazie ad un attento studio sulle farine da cui è nata la miscela ottimale con cui si realizzano da sempre tutte le pinse di Domus Pinsa: la farina di soia si unisce infatti a quella di riso e di frumento integrale, a cui si aggiunge lievito madre e una piccola percentuale di pasta acida essiccata.
Il segreto?Farine scelte tutte rigorosamente NO OGM e cosa ancora più insolita l’impasto, che è sottoposto ad una lievitazione di 120 ore, ben più lunga delle 72 ore tipiche della pinsa romana, tutto ciò permette di ottenere una pinsa leggera e altamente digeribile, morbida internamente e gradevolmente croccante all’esterno.

Domus Pinsa Deluxe: il menù

Nel menù c’è moltissima scelta con oltre 40 varietà di gusti.
Insieme alle pinse classiche (come la Augusto rossa con mozzarella di bufala o la Romolo con i funghi) alcune

La Carbonara
ricette invece strizzano l’ occhio alla tradizione culinaria romana , con pinse come la saporitissima “Carbonara” (che oltre al condimento a base d’ uovo è molto ricca di pecorino grattato e guanciale), la “Cacio e pepe”, e persino l’Amatriciana. Nel menù (all’ interno dei quali le portate rimandano alla storia di Roma antica e ai suoi protagonisti) anche una serie di pinse speciali, create con ingredienti capaci di esaltare i sapori tipici della tradizione culinaria italiana: la nostra preferita è stata la pinsa speciale “Matticella” ( 11 euro)con mozzarella,
domus pinsa deluxe
“La Matticella” coi carciofi
carciofi croccanti e guanciale arricchiti dalla nota fresca della mentuccia buona anche la “Tuffo nel passato” (una focaccia bianca ripiena di coppa o mortadella) a 9 euro, mentre per gli amanti degli accostamenti insoliti, c’è l’ originale “Sorriso” una pinsa ripiena, con stracchino tartufo salame piccante e insalatina (che ancora non abbiamo testato).
La Parmigiana
Altamente consigliata la buona pinsa” Parmigiana” che come suggerisce il nome non poteva non essere con melanzane, pomodoro, basilico e provola, mentre per le torride serate estive c’è la “Anco Marzio” con rughetta e gamberi o la “Mara” con robiola e pomodori freschi, basilico e origano.

E per chi vuol stare leggero in carta ci sono delle insalatone molto fantasiose e ricche di gusto.
Interessante anche la lista delle pinse dolci: come la “peccaminosa” Messalina con nutella e banana, che farà impazzire i bambini e i più golosi, o la squisita Cornelia crema pasticcera e more, mirtilli, lamponi, banane e fragole.
Ampia la lista dei dessert che vanno dal sorbetto al limone al tiramisù con i gentilini, ad alcune interessanti proposte di torte artigianali.
Le materie prime vengono selezionate ogni giorno e provengono dalla vicina campagna romana. In particolare, il carciofo romano, della zona di Cerveteri, viene utilizzato per realizzare il goloso Carciò, una variazione del classico carciofo alla giudia, messa a punto dalla famiglia Santini e che abbiamo degustato come antipasto ( buonissimo ma forse a nostro avviso al palato un pochino troppo unto) .

Il rapporto qualità/prezzo delle Pinse è decisamente favorevole, con prezzi che vanno dai 7 ai 10 euro circa per le pinse semplici mentre le bigusto costano un poco di più( 13 euro).
Originale l’ idea di abbinare le pinse oltre che con le classiche birre anche artigianali, ad una piccola lista ragionata di vini con etichette sopratutto laziali.

Il locale è impreziosito infine dallo Studio DOMUS Deluxe, uno spazio espositivo dedicato all’ arte che ogni mese ospiterà un nuovo autore che potrà raccontarsi attraverso le sue opere nel salotto di Domus Pinsa. Apre la serie di esposizioni artistiche Daniele Cametti Aspri con la sua mostra Dark Cities Paris. Romano, classe ’68, Cametti Aspri nel suo lavoro è costantemente alla ricerca dell’insolito, di uno straordinario all’interno dei luoghi comuni delle nostre città. Ama definirsi “fotografo a km 0” ed è fortemente influenzato dalla cinematografia statunitense, quella dei grandi spazi e dei paesaggi immensi dell’immaginario americano.

La mostra Dark Cities: Paris è a cura di Loredana De Pace e ci conduce nell’universo descrittivo della luce di Parigi ossia, in questo caso, della sua quasi assenza, sia dal punto di vista del soggetto ripreso, sia della sua riproduzione, in un delicato gioco fatto di ombre e oscurità che ci porta a scoprire lentamente luoghi noti e meno noti della capitale francese, in una visione lontana dal consueto.
Il progetto Dark Cities rappresenta per l’autore un viaggio nell’oscurità urbana delle maggiori capitali. europee e parte proprio da Parigi, la Ville Lumière, la Città della Luce. www.danielecamettiaspri.com

Una bella iniziativa dunque quella di Domus Pinsa, che riesce così a coniugare cibo, tradizione e modernità, storia e cultura in un unico spazio dando l’opportunità ai propri clienti oltre che di gustare anche di conoscere artisti e fotografi noti ed emergenti.

Valentina Franci

Circa Valentina Franci

Riprova

Piantedosi: non saremo un centro di raccolta

L’Europa trova l’accordo, un cambio di passo, sulla questione migranti e sull’asilo politico. ” Non …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com