Domani, ‘Giornata Mondiale per il Cuore 2016’

Nel corso della 65esima World Health Assembly (WHA), tutti i 194 stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno approvato l’obiettivo storico di ridurre le morti premature per le malattie non trasmissibili (non-communicable diseases –NCDs) del 25 % entro il 2025 (25 by 25). Questo storico accordo è una decisione storica e senza precedenti nella lotta alle premature NCDs.

Il Global Cardiovascular Disease Task Force, che comprende L’Organizzazione mondiale della Sanità, la Società Europea di Cardiologia, le Società Americane: American Heart Association ed American College of Cardiology, l’ European Heart Network, con inoltre rappresentazioni di Asia, Africa ed America Latina, diffonde le informazioni ed i corretti approcci per raggiungere i target entro il 2025.

Le malattie cardiovascolari sono infatti la più grande causa di mortalità globale, pari a quasi la metà della malattie non trasmissibili annue con 36 milioni di decessi.

Per raggiungere l’obiettivo 25 by 2025 si richiede infatti un trattamento intenso e aggressivo delle malattie cardiovascolari e dei loro fattori di rischio. L’incentrarsi del programma sulla estesa riduzione dei fattori di rischio cardiovascolari quali l’ipercolesterolemia, il fumo di sigaretta, il diabete mellito e l’ipertensione arteriosa è sicuramente un passo fondamentale in questa sfida.

Le stime mostrano che ci sarà un numero di 5 milioni di morti premature per cause cardiovascolari tra gli uomini e di circa 2,8 milioni tra le donne entro il 2025, questi numeri possono però essere ridotti a 3,5 milioni e 2,2 milioni, rispettivamente, con il trattamento dei fattori di rischio cardiovascolari.

La decisione di istituire un obiettivo globale di riduzione della mortalità per malattie non trasmissibili è una tappa importante per la comunità del cardiovascolare. Tuttavia, ogni nuovo successo porta nuove sfide.

Infatti alcune agenzie delle Nazioni Unite stanno già considerando le malattie non trasmissibili nei loro piani di assistenza tecnica, garantendo ai Paesi che ne faranno richiesta, i fondi necessari per raggiungere questo obiettivo generale di ridurre la mortalità prematura per NCD.

La Società Italiana di Cardiologia è stata una tra le prime società scientifiche ad accettare questa sfida in Europa. La SIC ha infatti tra i suoi temi principali la prevenzione cardiovascolare ed il trattamento dei principali fattori di rischio.

La SIC ha infatti eseguito numerose campagne di sensibilizzazione del cittadino sui fattori di rischio cardiovascolari su tutto il territorio nazionale, avendo come target sia la popolazione adulta ma anche la popolazione più giovane.

La SIC ha inoltre istituito su tutto il territorio nazionale dei programmi di screening cardiovascolare gratuito per i cittadini.

La SIC ha inoltre istituito dei portali online sul proprio sito quali  ‘Chiedilo all’Esperto’ dove il cittadino può avere dei chiarimenti o dei consigli sull’argomento cardiovascolare e ‘Cardiologia per il Pubblico’ dove chiunque può istruirsi in maniera completa su numerosi argomenti.

Il trattamento delle premature NCDs sarà infatti uno degli argomenti principali durante il prossimo 77esimo congresso nazionale che si svolgerà a Roma dal 16 al 19 Dicembre 2016.

Nonostante i progressi che verranno, la sfida sarà durissima nei mesi e negli anni a venire ma siamo fermamente convinti che lavorando giorno dopo giorno negli Atenei, negli Ospedali e su tutto il territorio riusciremo a raggiungere gli obiettivi: Power your life!!!

 

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