Damiano, tra legge elettorale e accordo nel Pd

“Condivido l’opinione di Debora Serracchiani: nel Pd si deve e si puo’ trovare un accordo sulla legge elettorale prima che approdi alla Camera alla fine di aprile evitando la logica dello scontro e della chiusura pregiudiziali”,   afferma, in una nota Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera. La Direzione di domani,  prosegue,  non deve essere solo l’occasione della conta e sarebbe necessario evitare, da parte di tutti, anatemi, chiusure aprioristiche e ultimatum. Non vorrei che si ricadesse nell’errore compiuto dal Governo sul Jobs Act a proposito di licenziamenti collettivi,  errore che si poteva tranquillamente evitare con un confronto di merito. Quello che noi chiediamo sulla legge elettorale, dopo le positive correzioni gia’ avvenute anche grazie alla battaglia della minoranza del Pd, e’ di evitare  che il numero dei parlamentari nominati sia superiore a quello degli eletti. Secondo i nostri calcoli, l’attuale meccanismo porterebbe a un rapporto 60/40 a vantaggio dei parlamentari designati dalle segreterie e solo il partito con piu’ voti avrebbe eletti con le preferenze. Quelli piu’ piccoli avrebbero, addirittura, solo nominati. Una evidente anomalia. Un dato  che si deve correggere a vantaggio del rapporto con gli elettori e nell’interesse della democrazia.

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