Cuba-Usa, svolta storica: stop restrizioni

Porremo fine a questo approccio oramai vecchio con Cuba,  ha detto il presidente Usa, Barack Obama, e  cominceremo a normalizzare le nostre relazioni con Cuba.  Obama e Raoul Castro, che ieri si sono sentiti al telefono, parleranno per annunciare la fine delle restrizioni. Che non saranno più applicate ai viaggi tra i due Paesi e ai trasferimenti di denaro. Riprenderanno le relazioni diplomatiche e  già nei prossimi mesi potrebbe essere aperta l’ambasciata americana nell’isola caraibica. Primo gesto della nuova era nei rapporti tra l’Avana e Washington, la liberazione a Cuba del contractor americano Alan Gross, detenuto per 5 anni con l’accusa di spionaggio. Collaboratore di Usaid, Gross era stato arrestato 5 anni fa mentre distribuiva materiale elettronico alla comunità ebraica all’Avana e condannato a 15 anni di prigione. Gli Stati Uniti a loro volta hanno liberato tre agenti  detenuti dopo un processo controverso che li ha condannati per spionaggio nei confronti di gruppi anti-Castro a Miami. Il Vaticano avrebbe giocato il ruolo di garante nelle trattative fra Stati Uniti e Cuba, iniziate lo scorso anno. Papa Francesco ha inviato una lettera al presidente Usa Barack Obama e al collega cubano Raul Castro per risolvere la vicenda del contractor americano Alan Gross. Secondo la stampa Usa, Cuba amplierà l’accesso a internet dei propri cittadini. Secondo indiscrezioni, Obama annuncerà che carte di credito americane potranno essere usate a Cuba e aprirà all’esportazione verso il paese di attrezzature per telecomunicazioni.

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