Cronache dal Vinòforum 2017: ecco cosa vi siete persi a Tavola e nel bicchiere

Lunedì 12 aprile con l’ ultima Night Dinner che ha visto protagonista il grande chef stellato Francesco Apreda, direttamente dal ristorante Imàgo di Roma, ed un menù ispirato allo skyline di Mumbai in abbinamento ai cocktail di Valeria Pieri, è calato il sipario sul Vinòforum.
Un’ edizione ricchissima questa del 2017, che tra vini in degustazione, workshop, lezioni, degustazioni guidate dai sommelier, temporary

Dorsia: Battuta di manzo, mimosa al parmigiano e chantilly al tartufo nero

restaurant, cene a quattro mani tra chef e maestri pizzaioli( come Enzo Coccia o Stefano Callegari solo per citarne alcuni), special dinner firmate dai più importanti chef stellati(per esempio Roy Caceres,Salvatore Bianco,Cristina Ceraudo e tanti altri), ha compiuto anche quest’anno la magia:attirando migliaia di appassionati in questo affascinante mondo, diffondendo e promuovendo la cultura dell’ enogastronomia e facendo apprezzare ancora di più al grande pubblico come agli addetti ai lavori, le migliori eccellenze nostrane nel campo del food e soprattutto del vino senza dimenticare di dare un tocco di internazionalità al tutto.

Cucina e Dintorni ha visitato il Vinòforum per voi (nelle giornate di venerdì 9 e lunedì 12)assaggiando vini e prelibatezze, perciò per chi se lo fosse perso, vi riportiamo il nostro personale “ album di highlights” dell’ evento. Non si tratta nè di una classifica, né di una trattazione esaustiva, perché in due settimane di kermesse, sarebbero moltissime le cose degne di nota da raccontarvi, ma vogliamo darvi solo un‘ idea dell’ “esperienza Vinoforum”, e del perché continua ad essere dopo tanti anni la manifestazione estiva regina dell’enogastronomia romana in modo che l’anno prossimo non possiate mancare.

I vini ovviamente l’ hanno fatta da padrone. Impossibile assaggiarli tutti, con 500 aziende vinicole presenti che hanno portato oltre duemila vini in degustazione.Questi i nostri assaggi più significativi:

Gradis’ciutta Merlot Collio: ottenuto al 100% da uva Merlot si fa ricordare per il bel colore rosso rubino,il profumo intenso, leggermente erbaceo che richiama i frutti di sottobosco. Il suo sapore asciutto, e un po’ amarognolo ma armonico, denota grande struttura e morbidezza perfetto con le carni, arrosti e formaggi stagionati

Ilico Illuminati 2014 uno straordinario Montepulciano d’Abbruzzo dal Rosso rubino carico tendente al porpora, con un bel profumo di ciliegia matura e frutta rossa lo caratterizza, cui si accostano note erbacee di terra bagnata e foglie secche unite a spezie come chiodi di garofano, cannella e vaniglia. In bocca è pieno, morbido e rotondo perfettamente equilibrato tra struttura e dolcezza.

Mater Matuta di Casali del Giglio 2013: Ottenuto da uve ad avanzato stato di maturazione in parteSyrah (85%) e in parte Petit Verdot (15%) si distingue per il rosso rubino cupo, al naso sprigiona sentori balsamici, poi caffè scuro in grani, viola e marasca matura cui seguono note speziate di coriandolo, noce moscata e cannella.Al palato è avvolgente gradevolmente tannico con un finale persistente e fruttato.

EWA Elena Walch 2014 un ottimo bianco Cuvée EWA di Elena Walch ottenuto da Gewürztraminer al 60% da cui prende la speziata aromaticità, Müller Thurgau al 20% da cui suoi i sentori floreali e Chardonnay 20% da cui ne deriva la gradevolissima acidità.Profuma di frutta bianca, agrumi, gelsomino e peonia,con tocchi minerali. Fresco e sapido al palato.

Ribolla Gialla Spumante Millesimato 2014 di Tenuta Luisa Friuli, ci ha conquistati col perlage fine e persistente e la spuma morbida. Bel colore giallo paglierino. Al naso è fresco e delicato e sprigiona note di ananas e albicocca, unite a sentori floreali di fiori bianchi. Al gusto offre grande scorrevolezza ed eleganza, l’acidità è presente ed equilibrata, di buona persistenza, con finale asciutto e piacevole.Uno dei migliori in assaggio.

Cretico Chardonnay Terre di Chieti Igp Cantine Tollo è uno Chardonnay suadente e di lunga persistenza è un bianco dai riflessi dorati, profumi di frutta gialla matura con eleganti sentori speziati di vaniglia e miele. Un bianco importante,Medaglia d’Oro Chardonnay du Monde nel 2011.

Gewurtztraminer Perelise Colterenzio 2015(Alto-Adige Doc) è un vino dal bel giallo paglierino intenso. Al naso sprigiona un bouquet ricco e vario con sentori di cannella, vaniglia, albicocca matura, rosa gialla, pesca e frutta esotica. Aromi che rilascia gradevolmente anche al palato, dove risulta caldo, equilibrato ed elegante.

Colle Cavalieri Passerina Terre di Chieti IgpPasserina d’Abruzzo 100% dal sapore fresco con particolari sentori fruttati di pesca, pompelmo e albicocca e dalle note floreali di glicine e tiglio. Perfetto con pesce e formaggi.

Anita Spumante Rosato Extra Dry è uno spumantino rosato fragrante e fresco, quasi “femminile” con aromi fruttati tipici della varietà Aleatico. Anita è un vino estivo leggero, l’ aperitivo perfetto, da accompagnare a salumi e formaggi.

Infine ci concediamo uno Champagne Besserat de Bellefon Brut : giallo brillante dal finissimo perlage al naso è intenso, con note di agrumi freschi, di flori e aromi tostati.In bocca è strutturato e ampio, la mineralità di Chardonnay si fonde perfettamente con le note di albicocca e note mielate. Il finale è fresco, persistente e leggero. Ottimo soprattutto in abbinamento con le ostriche dell’ Oyster Bar che ha offerto
15 tipologie di ostriche diverse.

Degne di menzione le degustazioni guidate da un sommelier firmate Vinòforum academy, in particolare ricordiamo la Verticale Barolo Marchesi di Barolo (del 12 giugno) con tre annate in degustazione.

Al di là dei vini ciò che connota il Vinòforum sono l’alta cucina e i temporary restaurant . La loro presenza è assolutamente un valore aggiunto alla manifestazione: oltre 60 restauranti temporanei da tutta Italia infatti si sono alternati durante le due settimane della kermesse, rappresentando l’ eccellenza del food con le loro leccornie di cucina creativa, fusion e tradizionale.Venerdì 9 giugno erano presenti: Kisaki Ramen (Roma); Yugo (Roma); Il Fritto dei Torrente (Cetara); 10 (Napoli); Osteria del Leone (Siena); Gagini (Palermo); Le Due Torri (Presenzano); Il Bavaglino (Terrasini). Mentre lunedì 12 giugno : Ai Fusion (Terni); Smor (Roma); Antica Moka (Modena); Pizzeria Sancho dal 1969 (Fiumicino); Dorsia (Roma); Osteria Fernanda (Roma); Il Bacocco (Roma); Il Bavaglino (Terrasini).

Qui di seguito tre fra i migliori chef presenti nelle serate del 9 e del 12 ci hanno illustrato le loro specialissime proposte e noi che le abbiamo provate vi diciamo che erano assolutamente squisite:

Raffaele de Mase dell’Osteria 140 in via dei Banchi Vecchi e da pochissimo executive chef del Flora Restaurant dell’ hotel Marriot, è uno straordinario chef di origini campane, con esperienze prestigiose con Heinz Beck al ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri, e a La Posta Vecchia con Michelino Gioia.La sua cucina è geniale, elegante e squisita. Assaggiare i suoi piatti è stata l’ esperienza migliore della serata del 9 giugno. Qui la sua proposta per il caviale Calvisius raccontata proprio dalla sua viva voce:

Mirko Marcelli giovane e brillante chef del Bacocco reduce anche dalla Repubblica del cibo di Vico Equense, bravissimo, preciso e audace, la sua cucina rinnova i sapori tradizionali della cucina di pesce in veste contemporanea, e ci parla qui del suo ottimo polpo con granita d’nduja e crema di piselli:

Bruno Settimi chef del Dorsia Roma, ci ha fatto innamorare dei suoi piatti raffinati, creativi ed intelligenti. Quella del Dorsia è una cucina italiana creativa di livello, che esalta le materie prime di qualità, con accostamenti insoliti e stupefacenti,il tipo di cucina che manderebbe in solluchero qualsiasi palato, con creazioni come la suprema “Battuta di manzo, mimosa al parmigiano e chantilly al tartufo nero” e l'”Arrosticino di pollo laccato alla Romana”.
Qui Settimi ci illustra una delle ricette migliori della serata del 12 giugno, il prelibato “Maialino, pesche, visciole e mostarda “:

Eccovi qui di seguito una carrellata dei ristoranti e dei piatti che abbiamo assaggiato, che ci hanno più colpito:

YUGO fusion bar sito al n.2 di Largo Angelicum a Roma, e nato dalla volontà dallo stellato Anthony Genovese( chef de “Il Pagliaccio”), ci ha incantati con la sua cucina d’autore legata all’Asia opera del bravissimo Chef Andrea Massari, che vanta importanti esperienze in ristoranti stellati italiani unite a trascorsi in Australia e Germania. Per Vinòforum ha preparato una freschissima”Tartare di pescato erbe fresche e frutta esotica”( a sinistra nella foto), delle sublimi “Costine di maiale laccate al tamarindo, zuppa al latte di cocco e lime”( al centro nella foto) veramente memorabili, e dei golosi “Bun al vapore ripieni di pancetta di maiale alla piastra e kimchi”( a destra).

YUGO

Osteria Fernanda(Via Crescenzo Del Monte, 18 Roma) invece ha portato tre bellissime proposte frutto dell’ estro creativo del talentuoso chef Davide del Duca, noto per la sua cucina contemporanea che reinterpreta la tradizione con gusto ed originalità. Noi le abbiamo gustate tutte e tre e ci hanno fatto davvero impazzire, soprattutto i” plin d’agnello,polline di carciofi, topinambur e liquirizia”(al centro nella foto) un piatto golosissimo e di grande personalità; delicati, estivi e rinfrescanti invece i “ravioli d’ erbe ripeni di burrata, alici marinate e polvere di limone”;infine quello che giudichiamo il loro piatto forte “lo spaghettone melanzane bruciate gamberi rossi, pistacchio e coriandolo”, un piatto che da solo vale la visita all’Osteria Fernanda.

OSTERIA FERNANDA

Filetto di maiale confit con salsa all’aglio orsino e pistacchio di Bronte

>Ai Fusion Kitchen con la cucina di Matteo Puccio, chef di Terni(docente presso le scuole del Gambero Rosso e titolare del ristorante Ai Fusion Kitchen), con una vasta esperienza internazionale è qui presente con degli interessanti piatti di cucina fusion che ben rappresentano il taglio internazionale e sofisticato della sua cucina. Abbiamo assaggiato una buona tartare di salmone e avocado,mentre tra le sue proposte ricordiamo anche il Cous cous con caponata di verdure e gamberi, ed il Filetto di maiale confit con salsa all’aglio orsino e pistacchio di Bronte.
AI FUSION KITCHEN

Questo e molto altro è stato il Vinòforum 2017(i fritti di Fritto, i sigari fatti a mano,l’angolo della pasta la Molisana,gli Smor svedesi ecc.) che ha tenuto alta anche quest’anno la bandiera del buon gusto, facendo vera cultura del cibo e facendo letteralmente innamorare migliaia di visitatori della cucina di qualità e dei grandi vini presenti. L’ appuntamento per chi non c’ era è ormai per l’ anno prossimo con una nuova e sempre più grande edizione. Che dite vi abbiamo ingolositi?

Valentina Franci

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