Con una pillola la palestra non serve più

Si avvererà il sogno di archiviare sedute sfiancanti in palestra sostituendole con una pillola che mimi i benefici dello sport sull’organismo? Diversi laboratori hanno già raccolto la sfida. Per capire quanto la ricerca sia vicina all’obiettivo, due scienziati hanno passato in rassegna le molecole candidate. Una ricognizione che ha fatto venire a galla non solo i vantaggi ma anche i rischi di un potenziale abuso. Timore che trova sponda nella cronaca perchè il primo caso di doping con una ‘pillola dell’esercizio fisico’ in sperimentazione è già stato segnalato durante una gara ciclistica nel 2013. La questione non è così semplice, spiegano Ismail Laher dell’University of British Columbia di Vancouver e il collega Shunchang Li, autori di una revisione sugli attuali sforzi in campo, pubblicata su ‘Trends in Pharmacological Sciences’. La scienza, spiegano, continua a scoprire informazioni sempre più dettagliate sui benefici dell’attività fisica per metabolismo, circolazione e funzionamento di organi come cuore, cervello, fegato. Con queste conoscenze in mano, gli scienziati possono essere equipaggiati meglio per sviluppare la pillola dello sport, un obiettivo raggiungibile in base alla migliore comprensione dei bersagli molecolari dell’esercizio fisico, spiega Laher. Più di un team sta lavorando a pillole che in questa fase iniziale sono in sperimentazione sugli animali per agire principalmente sulle prestazioni del muscolo scheletrico e migliorare la forza e l’uso dell’energia. Ma i vantaggi dell’attività fisica, fanno notare gli esperti, vanno oltre. Ci sono altre esperienze gratificanti come l’aumento delle funzioni cognitive, la forza delle ossa, e un miglioramento della funzione cardiovascolare, elenca Laher che precisa: ‘Non è realistico aspettarsi che le pillole dell’esercizio fisico saranno in grado di sostituirlo in toto. Almeno non nell’immediato futuro. Certo potranno fornire alcuni benefici ed essere particolarmente utili per chi non è in grado di praticarlo per una serie di motivi. Per esempio, una pillola per i pazienti con lesioni del midollo spinale potrebbe essere attraente, visto che sviluppano un gran numero di alterazioni negative nella funzione muscolo-scheletrica e cardiovascolare’. Ma serve più ricerca, aggiungono gli esperti, per esplorare appieno gli effetti collaterali di queste molecole, determinare il dosaggio ottimale e il potenziale di abuso nell’uomo e negli animali. Siamo alle prime fasi di questo nuovo ed entusiasmante settore, conclude Laher. L’ulteriore sviluppo di pillole che agiscano in combinazione può forse essere più efficace di singoli composti. Ma ad oggi non sappiamo ancora nulla circa il loro utilizzo a lungo termine negli esseri umani.

 

Circa Roberto Cristiano

Riprova

Quell’allergia alle regole e ai controlli

L’esecutivo sta dimostrando in questi giorni un’insofferenza ai poteri super partes. E’ un atteggiamento che …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com