Bruxelles, ucciso attentatore: “Aveva potente bomba”

E’ morto sotto i colpi dei soldati belgi, che hanno probabilmente evitato un’altra strage in una Bruxelles ancora profondamente segnata dagli attentati del 22 marzo 2016. Eta’ apparente: 35 anni. Camicia chiara: e’ il mancato attentatore che ha cercato di seminare la morte ieri sera verso le 21, alla Stazione Centrale di Bruxelles. “Conosciamo la sua identita’, voleva far esplodere una potente bomba, ma alla fine c’e’ stata solo una piccola esplosione”, ha spiegato al La Libre Belgique il ministro dell’Interno belga Jan Jambon in televisione. “Grazie alla risposta rapida, i militari – ha sottolineato – hanno impedito un atto di grande portata”. Alle 6:15 di stamattina, riferiscono i media belgi, un carro funebre ha portato via dalla stazione il cadavere dell’attentatore, dopo che gli esperti della polizia hanno effettuato per ore tutti i rilievi necessari. Jambon ha detto che il perimetro intorno alla stazione verra’ rimosso alle 8 di questa mattina, per avviare il ritorno alla normalita’. Dinamica dei fatti ancora da chiarire, a iniziare dal luogo esatto dell’esplosione o delle esplosioni: una o due, nel mezzanino o nella hall.

L’uomo, che a quanto pare indossava anche una cintura esplosiva, ha fatto saltare un trolley nell’ammezzato per poi scendere ai binari 3 e 4, urlando frasi inneggianti ad Allah e al fatto che “i jihadisti esistono ancora”. Se ne sapra’ di piu’ in una conferenza stampa fissata dalle autorita’ per le 11. Intanto le autorita’ hanno deciso di non alzare al quarto livello, il piu’ alto, l’allerta per minaccia terroristica. Il procuratore Eric Van der Stypt ha subito fugato i dubbi: “E’ terrorismo”, ha detto, anche se questa volta non ha causato vittime, a parte l’attentatore. Sono subito scattate le misure antiterrorismo messe a punto dopo gli attacchi del marzo dello scorso anno. Sgomberate immediatamente la Stazione Centrale, ma anche quella del Nord e quella del Midi. Sgomberata anche la Grand Place, che e’ a pochi passi dalla Centrale e viene ritenuta un luogo particolarmente sensibile. Almeno due linee della metropolitana sono state chiuse. Ci sono stati momenti di vero panico, anche se per fortuna di breve durata. Le strade del centro infatti erano piene di giovani, spinti ad uscire anche da una serata particolarmente calda.

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