Barcellona, due morti italiani nella strage

Ci sono due italiani tra le 13 persone uccise dal furgone che ha falciato la folla ieri pomeriggio sulla Rambla a Barcellona. Lo ha confermato la Farnesina. Una e’ Bruno Gulotta, 35 anni di Legnano (Milano) responsabile marketing di una ditta di hardware. Morto sotto gli occhi dei figli di 1 e 5 anni, come ha raccontato la moglie Martina. Le generalita’ dell’altra vittima non sono ancora note. Un nuovo attacco, collegato all’attentato di Barcellona, si e’ verificato in piena notte a Cambrils un centinaio di chilometri a sud della capitale catalana, dove cinque terroristi alla guida di un’auto hanno travolto i passanti nel porto, ferendo sei civili e un poliziotto, prima di essere tutti uccisi dalla polizia. I due attentati secondo l’antiterrorismo spagnolo portano la firma di una cellula composta da 12 persone, alcune operative, altre logistiche.

Tre gli arrestati finora, ma il killer e’ ancora in fuga. Sarebbe un ragazzino, Moussa Oukabir, appena 17 anni, che ha doppia nazionalita’ marocchina e spagnola, radicalizzatosi negli ultimi mesi. Come i suoi complici, non ha precedenti per terrorismo. La polizia sta cercando di stabilire se il giovane era anche alla guida di un’auto, che ieri poco piu’ di due ore dopo la strage ha forzato un posto di blocco a Sant Just Desvern, alla periferia di Barcellona, ed e’ fuggito a piedi. Nell’auto e’ stato trovato il proprietario, ucciso a coltellate. Le persone fermate sono Driss Oukabir, fratello del ricercato, bloccato ieri sera a Ripoll, centro a 110 chilometri da Barcellona. I suoi documenti erano nel furgone. Marocchino, 28enne, si e’ presentato spontaneamente, nega ogni responsabilita’ e sostiene che i documenti gli sono stati rubati. Sempre a Ripoll e’ stato arrestato stamani un terzo uomo e ieri sera ad Alcanar e’ un uomo, di Melilla, dopo un’esplosione in una abitazione.

E proprio questa cittadina 200 chilometri a Sud di Barcellona e un centinaio di Cambrils, e’ diventata l’anello di congiunzione dei due attacchi. L’esplosione, avvenuta nella notte tra mercoledi’ e giovedi’, e’ stata causata da una persona che maneggiava una ventina di bombole di gas. Un uomo e’ morto. Un altro e’ rimasto ferito, ricoverato in ospedale e arrestato. Una seconda esplosione, accidentale, ha investito i soccorritori poco dopo, causando sei feriti tra pompieri e poliziotti. Gli investigatori sospettano la cellula avrebbe dovuto nascondere quelle bombole all’interno di un furgone per farlo saltare in aria nel centro di Barcellona. Anzi, proprio quell’esplosione in casa ad Alcanar potrebbe aver cambiato i piani d’attacco, inducendo i terroristi a scagliare un furgone contro la folla, come poi avvenuto. In migliaia per un minuto di silenzio alle 12 con re Felipe a Plaza Catalunya: omaggio alle vittime e no alla paura”.

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