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La dodicesima edizione del CortOglobo Film Festival Italia, progetto dedicato al mondo dei cortometraggi e delle arti in generale, si è tenuto dal 28 al 30 settembre negli incantevoli spazi del Castello Doria di Angri, in provincia di Salerno. Il #COFFI17 è stato patrocinato dalla Regione Campania, dal comune di Angri, dalla Fondazione Ca.Ri.Sal e dall’UNESCO.
La professoressa Cristina Ferrigno, storica responsabile delle preselezioni dei corti partecipanti: ‘Abbiamo avuto circa 500 corti iscritti da tutta Europa e alcuni anche dalla Cina e Sud America. Continuiamo a lavorare affinché le scuola e tutte le istituzioni pubbliche possano incentivare iniziative culturali come queste’. Una considerazione comune anche a Paolo Novi, ideatore della rassegna ‘Photo Days’, che curerà la mostra fotografica ‘Realtà riflesse’ in esposizione al Castello Doria durante tutto il periodo del festival.
Quest’anno partnership prestigiosa è stata quella avviata con il Giffoni Film Festival, il cui fondatore e direttore Claudio Gubitosi che è stato il presidente della giuria tecnica del COFFI. Assieme a lui Antonia Grimaldi, vice direttrice del GFF ed autrice del libro ‘Il club del piumino rosso’ edito da ‘L’isola dei ragazzi’.
Presenti in giuria anche il doppiatore Rai e Mediaset Alfio Liotta e l’attore Walter Lippa, volto di spicco della prima serie Sky di ‘Gomorra’, Roberto Cadonici, presidente del Centro Culturale Mauro Bolognini, ed Elia Mouthamid, giovane regista emergente italo-marocchino pluripremiato in oltre 100 festival con i suoi lavori.
Invitata al festival dal direttore Andrea Recusti Barbara Lalle, raffinata performer romana, con ‘#MONO, perfomance dedicata alla Terra di Fuochi, con il suo O’ Munaciello, l’omino dal passo leggero e dal segno pesante in danza metropolitana, iniziatica, apotropaica.
O’ Munaciello a chi arricchisce e a chi appezzentisce Lo spiritello della tradizione napoletana ha una doppia natura benigna e maligna, a sua discrezione.
Quello di Lalle veste abiti di carta adesca i passanti, li seduce 
Dispensa cenere e monete e li conduce al rito 
Nel vicolo, l’artista romana spoglia O’ Munaciello e veste l’uomo di ferro (installazione di Gerardo Rosato che ricorda l’intrico di vene e visceri delle macchine anatomiche della cappella di San Severo) 
poi con rito di rogo, brucia l’uomo di ferro rivestito di carta. Il maligno viene esorcizzato 
O’ Munaciello rimasto nudo si purifica e si trasforma.
Ridiventa uomo di carne, anzi donna e bellissima, pura e incontaminata come la terra matrice di vita. Non quella dei fuochi. Ingravidata di rifiuti tossici, violentata da un esercito di Munacielli corruttori e corruttibili.
Lembo d’inferno reso morto dai denari della camorra, che ben pochi roghi riusciranno a purificare.
Ferro e carta per Barbara Lalle, nella performance dedicata alla Terra dei Fuochi.
Coppia materica che stride, compresenza dicotomica di leggerezza e pesantezza, quella che anima O’Munaciello. Ondivaghe doppiezze.
Come è molto spesso per la natura del male: ambigua e aerea, che s’insinua piano, molecolarmente, morbosamente. Lo sanno i tanti ammalati della terra dei fuochi.
Barbara Lalle ha presentato la performance dal titolo #MONO al COFFI Corto Film festival, www.coffi-festival.it che è un festival che, come si diceva, si svolge ad Angri e a Berlino, ha un partenariato con Giffoni ed è patrocinato dalla Regione Campania e dal comune di Angri.
Ha portato questo lavoro che sviluppa due aspetti diversi e li mette in relazione, la figura tradizionale del ‘ o Munaciello e il problema della Terra dei Fuochi.
Ne è uscito fuori un lavoro molto suggestivo, data anche la location d’eccezione, un castello meraviglioso ad Angri.
Gerardo Rosato é uno scultore, sempre napoletano, ma che vive a Torino perché lavora in fabbrica. Lui ha creato una istallazione con cui la Lalle interagisce
Il testo critico lo ha scritto Laura Perini regista e sceneggiatrice, che da poco é stata per l’Italia allo Shangai film festival (la Cannes dell’Asia) con un film su Gramsci.
#MONO
Angri (SA) – Coffi17 – XII edizione CortOglobo FIlm Festival Italia.
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Performance art di e con Barbara Lalle |
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Istallazione di Gerardo Rosato |
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Costumi di Ombretta Luciani |
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Consulenza storica d.ssa Irene Agovino |
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Progetto grafico di Alessandro Arrigo |
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Testo critico di Laura Perini |
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Foto della performance di Marco Marassi |
