A Sara Favarò Diploma Honoris Causa in Scienze della Comunicazione e Diploma di Accademica di Sicilia

Il 13 marzo, l’Accademia di Sicilia conferisce  il  Diploma Honoris Causa in Scienze della Comunicazione e Diploma di Accademica di Sicilia alla scrittrice e artista palermitana Sara Favarò. La cerimonia si svolgerà presso il Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, Sala Consiliare. La cerimonia verrà preceduta dalla conferenza che ha per tema “Il pensiero femminile come profezia del futuro”, presieduta dal Presidente dell’Accademia di Sicilia, Tony Marotta. Artista poliedrica: poetessa della scuola di Ignazio Buttitta, cantautrice, interprete della musica popolare, cresciuta da Rosa Balistreri e Ciccio Busacca, ricercatrice di tradizioni popolari, attrice e giornalista. È autrice di numerosi volumi  che spaziano dalle ricerche sulle tradizioni popolari siciliane, ai romanzi, saggi, poesie, testi testrali, soggetti cinematografici, letteratura per l’infanzia. Scrittrice sensibile ai temi sociali, ed in particolare ai problemi delle donne, lotta anche per dimostrare l’esistenza di una Sicilia lontana da abusati stereotipi. Ha al suo attivo la pubblicazione di 43 libri, due testi teatrali e un soggetto cinematografico. Tra i testi di narrativa: Le porte del sole, Il coraggio delle donne, Paura d’amare, Le ragazze dello Zen, Gli occhi del cuore ed in ultimo, assieme a Grazia Alia, Rosso fuoco. Autrice di saggi che esplorano le radici della nostra cultura e delle nostre tradizioni ha pubblicato: La messa negata – storia di Vitti ’na crozza, Scioglilingua e indovinelli siciliani, Proverbi e modi di dire da Petru Fudduni ai nostri giorni, Modi di dire siciliani in uso, Proverbi siciliani in uso, Le favole morali di Giovanni Meli, Pasqua dalla terra il cielo, Santa Rosalia, A Cruna- antologia di rosari siciliani e molti altri saggi. Scrive per la collana esoterica di Tipheret con cui ha pubblicato: Dolci Ritualità, Equinozio di Resurrezione, La festa di San Giuseppe.Tra i suoi testi per l’infanzia: Storia di Santa Rosalia, Giufà e la pelle di capra, Giufà il semplice, Storia di Babbo Natale. Il suo esordio poetico è con il volume: Chista sugnu! Fortemente voluta dal poeta Ignazio Buttitta in collaborazione con il pittore Pippo Madè. Sono molte le sue pubblicazioni di testi poetici. Sue poesie sono, inoltre, inserite in diverse raccolte antologiche, tra le quali l’ultima, presentata alla Camera dei deputati, a cura della Federazione Unitaria Italiana Scrittori, dove Sara Favarò è presente con le poetesse italiane e africane: Alda Merini, Sibilla Aleramo, Ada Negri, Marcia Théophilo. È anche cantautrice. In questa veste ha prodotto, in collaborazione con vari musicisti, gli album “Gocce”, “Canto per chi”, “L’uomo e la natura”, “Un fiore per Rosa”. Ha interpretando il brano “L’uomo e la natura”, inserito nel CD “La mia vita vorrei scriverla cantando”, prodotto dalla Fondazione Ignazio Buttitta, dedicato al poeta. In qualità di attrice ha recitato sia per il teatro che per il cinema. Tra i suoi ruoli cinematografici quello duplice di Sara e Delicata, accanto a Franco Scaldati, nell’ultimo film girato dall’attore da poco scomparso.Collabora con le scuole sulle tematiche della legalità e delle tradizioni popolari.
Tra i tanti premi e riconoscimenti ricevuti, c’è anche una lettera di plauso del già Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per il suo libro “Le ragazze dello Zen”.Dal 2003 è socio onorario della Unione Nazionale Scrittori e Artisti ed “Esponente di Chiara Fama” dell’Albo degli Scrittori Italiani ed Europei.

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