Nell’Antica Dimora, rivive il passato glorioso di Schiazzano, gioiello lubrense

E’ per stasera l’appuntamento conclusivo de L’Antica Dimora, evento alla sua terza edizione, ideato ed organizzato dalla parrocchia del Santissimo Salvatore di Schiazzano, guidata con grande dedizione ed entusiasmo da don Daniele Pollio. Un appuntamento diventato già una consuetudine, grazie ai successo riscosso nelle due precedenti edizioni, ambientato nell’antico borgo di Massalubrense, a pochi chilometri da quello più noto di Sant’Agata sui Due Golfi, dove ha sede il pluristellato tempio della Cucina di Eccellenza ‘Don Alfonso 1890’, ristorante top in Italia e quinto al Mondo, secondo la clientela dei cinque continenti.

Immersa nel verde e nella quiete, Schiazzano è una caratteristica frazione di Massalubrense, dal passato significativo. Per questa originale rassegna, il ridente centro è mobilitato capillarmente grazie all’operosità dei suoi abitanti, per accogliere degnamente visitatori e turisti della Terra delle Sirene, luogo fascinoso è rinomato.

Lo scopo prioritario di questo evento collaudato e riproposto con successo, è quello di presentare al largo pubblico Schiazzano con la sua storia sconosciuta ai più. Ad approfondirne la conoscenza, emerge che si tratta di luogo di grande interesse, soprattutto nei secoli XV, XVI e ancora di più nel XVII.

L’Antica Dimora di propone e riesce a fare rivivere un periodo storico ricco e fiorente, che ha visto Schiazzano destinazione scelta da potenti ed uomini di cultura e d’ingegno, di scienza, abili mercanti, ingegnosi imprenditori.

Località incantevole, salubre e particolarmente fertile, conosciuta anche quale patria di marinai, questa località che era sulla strada principale di collegamenti e quindi favorita per il transito, fu voluta, per costruirvi una villa rustica, da una gens romana, dalla quale prende il nome.

Schiazzano si distingue infatti per  l’aria fine, le sorgenti, la bellezza preponderante della natura. Sono questi elementi di evidente pregio che hanno segnato il suo positivo destino nell’antichità.

Un passato glorioso contraddistinto dalla rinomata produzione di olio extravergine di oliva di ottima qualità, dal profumo intenso e aroma fruttato, e per il vino generoso. Questi elementi sono comuni a tutta la zona di Massalubrense è l’hanno resa  famosa già dai tempi passati e la caratterizzano tutt’oggi per le produzioni autoctone di eccellenza.

Col trascorrere dei secoli, a questa famiglia se ne sostituirono altre, dai Cangiano, ai Romano, ai Mollo che qui si insediarono attratti dalla bellezza della natura quanto dalla splendida vista sul Golfo, alla quale è praticamente impossibile resistere.

Alla fine del XV sec., mentre la città era in rovina, proprio la famiglia storica dei Cangiano aprì le porte della propria casa al vescovo di Massa e lo ospitò per diversi anni. L’alto prelato si innamori della zona tanto da rimanervi a lungo e prodigarsi per lo sviluppo.

Tutt’oggi le dimore di queste famiglie sopravvivono ai secoli e sembrano raccontare con la loro presenza imponente, per quanto offesa a tratti dal tempo, di un’epoca ormai tanto lontana, nella quale determinarono le sorti dell’economia del territorio. Infatti, grazie alle loro navi che svolgevano traffico nel Mediterraneo, furono diffuse la conoscenza dei deliziosi prodotti autoctoni all’interno del Regno, così come fuori di esso.

Va inoltre ricordato che queste famiglie erano molto apprezzate a Napoli come a Massa e furono pure scelte per entrare a far parte delle grandi magistrature del Regno, e con la loro ricchezza fondarono tra l’altro banchi pubblici e privati.

Con il tempo, alle produzioni dell’olio e del vino se ne aggiunsero anche altre. Tra queste: la seta prodotto sul posto che era ricco di alberi di gelso poi sterminati fa un’epidemia e sostituiti con i famosi limoni, la lavorazione della filigrana d’oro e d’argento, poi il tufo, la lavorazione della pietra di Massa, i formaggi tra cui il rinomato provolone del Monaco.

Successivamente, nel XVII sec. queste produzioni videro il loro massimo sviluppo e fu proprio a quell’epoca che i Cangiano divennero baroni di Positano.

Questa rassegna punta proprio a presentare Schiazzano nella sua giusta dimensione e con essa la località ritorna ai fasti di un tempi. La manifestazione è ambientata proprio tra il XV ed il XVII secolo .

Con queste serate speciali intende valorizzare le tradizioni, gli antichi mestieri, la produzione e il commercio di prodotti autoctoni che hanno nei secoli caratterizzato il territorio.

La rassegna  prepone ambientazioni di notevole suggestione, attraverso un itinerario a tappe, che trasformano il borgo in un palcoscenico storico. Qui vengono riproposte scene che raccontano la storia, le tradizioni, l’artigianato che gli abitanti puntano a recuperare.

Il tutto viene presentato come un interessante viaggio nel passato anche attraverso il gusto, con assaggi di prodotti tipici, alla riscoperta di antichi sapori e secolari ricette tramandate di madre in figlia, nelle famiglie storiche, il tutto impreziosito con gusto da testimonianze di un fasto riscoperto, dalle suggestive note delle musiche antiche che lo rendono un luogo incantato, fuori dal tempo.

Un appuntamento diventato già una consuetudine, grazie ai successo riscosso nelle due precedenti edizioni, ambientato nell’antico borgo di Massalubrense, a pochi chilometri da quello più noto di Sant’Agata sui Due Golfi, dove ha sede il pluristellato tempio della Cucina di Eccellenza ‘Don Alfonso 1890’, ristorante top in Italia e quinto al Mondo, secondo la clientela dei cinque continenti.

Immersa nel verde e nella quiete, Schiazzano è una caratteristica frazione di Massalubrense, dal passato significativo. Per questa originale rassegna, il ridente centro è mobilitato capillarmente grazie all’operosità dei suoi abitanti, per accogliere degnamente visitatori e turisti della Terra delle Sirene, luogo fascinoso è rinomato. Lo scopo prioritario di questo evento collaudato e riproposto con successo, è quello di presentare al largo pubblico Schiazzano con la sua storia sconosciuta ai più. Ad approfondirne la conoscenza, emerge che si tratta di luogo di grande interesse, soprattutto nei secoli XV, XVI e ancora di più nel XVII. L’Antica Dimora di propone e riesce a fare rivivere un periodo storico ricco e fiorente, che ha visto Schiazzano destinazione scelta da potenti ed uomini di cultura e d’ingegno, di scienza, abili mercanti, ingegnosi imprenditori. Località incantevole, salubre e particolarmente fertile, conosciuta anche quale patria di marinai, questa località che era sulla strada principale di collegamenti e quindi favorita per il transito, fu voluta, per costruirvi una villa rustica, da una gens romana, dalla quale prende il nome. Schiazzano si distingue infatti per  l’aria fine, le sorgenti, la bellezza preponderante della natura. Sono questi elementi di evidente pregio che hanno segnato il suo positivo destino nell’antichità. Un passato glorioso contraddistinto dalla rinomata produzione di olio extravergine di oliva di ottima qualità, dal profumo intenso e aroma fruttato, e per il vino generoso. Questi elementi sono comuni a tutta la zona di Massalubrense è l’hanno resa  famosa già dai tempi passati e la caratterizzano tutt’oggi per le produzioni autoctone di eccellenza. Col trascorrere dei secoli, a questa famiglia se ne sostituirono altre, dai Cangiano, ai Romano, ai Mollo che qui si insediarono attratti dalla bellezza della natura quanto dalla splendida vista sul Golfo, alla quale è praticamente impossibile resistere. Alla fine del XV sec., mentre la città era in rovina, proprio la famiglia storica dei Cangiano aprì le porte della propria casa al vescovo di Massa e lo ospitò per diversi anni. L’alto prelato si innamori della zona tanto da rimanervi a lungo e prodigarsi per lo sviluppo. Tutt’oggi le dimore di queste famiglie sopravvivono ai secoli e sembrano raccontare con la loro presenza imponente, per quanto offesa a tratti dal tempo, di un’epoca ormai tanto lontana, nella quale determinarono le sorti dell’economia del territorio. Infatti, grazie alle loro navi che svolgevano traffico nel Mediterraneo, furono diffuse la conoscenza dei deliziosi prodotti autoctoni all’interno del Regno, così come fuori di esso. Va inoltre ricordato che queste famiglie erano molto apprezzate a Napoli come a Massa e furono pure scelte per entrare a far parte delle grandi magistrature del Regno, e con la loro ricchezza fondarono tra l’altro banchi pubblici e privati. Con il tempo, alle produzioni dell’olio e del vino se ne aggiunsero anche altre. Tra queste: la seta prodotto sul posto che era ricco di alberi di gelso poi sterminati fa un’epidemia e sostituiti con i famosi limoni, la lavorazione della filigrana d’oro e d’argento, poi il tufo, la lavorazione della pietra di Massa, i formaggi tra cui il rinomato provolone del Monaco. Successivamente, nel XVII sec. queste produzioni videro il loro massimo sviluppo e fu proprio a quell’epoca che i Cangiano divennero baroni di Positano.

Questa rassegna punta proprio a presentare Schiazzano nella sua giusta dimensione e con essa la località ritorna ai fasti di un tempi. La manifestazione è ambientata proprio tra il XV ed il XVII secolo . Con queste serate speciali intende valorizzare le tradizioni, gli antichi mestieri, la produzione e il commercio di prodotti autoctoni che hanno nei secoli caratterizzato il territorio.

La rassegna  prepone ambientazioni di notevole suggestione, attraverso un itinerario a tappe, che trasformano il borgo in un palcoscenico storico. Qui vengono riproposte scene che raccontano la storia, le tradizioni, l’artigianato che gli abitanti puntano a recuperare.

Il tutto viene presentato come un interessante viaggio nel passato anche attraverso il gusto, con assaggi di prodotti tipici, alla riscoperta di antichi sapori e secolari ricette tramandate di madre in figlia, nelle famiglie storiche, il tutto impreziosito con gusto da testimonianze di un fasto riscoperto, dalle suggestive note delle musiche antiche che lo rendono un luogo incantato, fuori dal tempo.

Teresa Lucianelli

Circa Redazione

Riprova

Torna in scena SIGNOROTTE, spettacolo scritto e diretto da Massimo Odierna, dal 26 al 28 aprile al Teatro Lo Spazio-Roma

Torna in scena al Teatro Lo Spazio dal 26 al 28 aprile SIGNOROTTE, spettacolo scritto …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com